Paola, una delle nostre educatrici durante le attività con i nostri ospiti
La nostra RSA dispone di 137 posti letto di cui 24 sono dedicati al Nucleo protetto Alzheimer e accreditati dalla Regione Lombardia.
Il salottino di Polaris, il nostro centro semiresidenziale, uno dei servizi della nuova RSA Aperta inaugurata nel gennaio 2015, ospita durante il giorno 20 persone affette da demenze o malattia di Alzheimer
Fondazione Ferrario impiega oltre 111 persone tra medici, infermieri, ASA, OSS e personale amministrativo per offrire il miglior servizio ai nostri ospiti
Gloria, terapista della riabilitazione, durante le attività in palestra con una nostra ospite
La Fondazione Ferrario di Vanzago ha come scopo istituzionale la promozione di attività assistenziali a favore degli anziani in adempimento alle ultime volontà della Signora Rosa Ferrario la quale donò alla sua morte (1962) l’ingente patrimonio valutato nel 1963, anno di nascita della Fondazione, un miliardo e ottocento milioni di lire.
L’ingente patrimonio che la Sig.ra Rosa Ferrario ha lasciato era costituito quasi completamente da beni immobili: ville padronali con parco, appartamenti e negozi, corti rurali e oltre tre milioni di metri quadrati di terreni; il lascito comprendeva inoltre un antico mulino sul fiume Olona e l’Oratorio dedicato a S. Giovanni Battista Decollato, in Mantegazza.
I possedimenti erano ubicati in due città: Milano e Modena e nei comuni di Vanzago, Pregnana, Casorezzo, Parabiago, Inveruno, Arluno, Rho, Pogliano e Cernusco Lombardone.
I beni mobili erano costituiti da alcuni titoli azionari, oggetti preziosi, mobili e arredi.
Il primo Consiglio di Amministrazione risale al 1967 e da subito si impegna nella ricerca di mezzi finanziari necessari per raggiungere gli scopi statutari attraverso la vendita di edifici e di lotti di terreni, la demolizione delle vecchie corti e la costruzione di palazzine di abitazione che sono date in affitto a nuclei familiari con basso reddito.
Nel marzo del 1974 prendono avvio i lavori di costruzione della Albergo per Anziani su progetto dello studio B.B.P.R. di Milano; nel 1978 la casa viene inaugurata.
Al 1996 risale l’ampliamento progettato dallo studio Progettisti Associati s.r.l. di Milano.
La Fondazione prosegue anche negli interventi di recupero del patrimonio edilizio, attuando altri interventi di demolizione e di ricostruzione finalizzati sia alla creazione di reddito, sia alla realizzazione di altre unità immobiliari da cedere in locazione a nuclei familiari a basso reddito.
Al 1983 risale l’inizio dei lavori di recupero delle case per contadini della corte Angelina, terminati nel 1984 con la realizzazione di 14 minialloggi per anziani mentre nel 1993 viene completato l’edificio di Via Matteotti 6 che attualmente ospita anche una banca e uno studio dentistico.
Il più recente è l’intervento di via Matteotti, 10 a Vanzago.
Nel corso degli anni la Fondazione Ferrario ha investito in nuove costruzioni di unità immobiliari che sono state assegnate in locazione ad utenti di Vanzago e limitrofi, dando l’opportunità di avere in locazione un alloggio a persone bisognose con problematiche socio-abitative.
Per la gestione del patrimonio immobiliare è nata nel 2005 la società Ferrario srl con lo scopo di individuare la miglior forma aziendale per compiere, con la massima efficacia ed efficienza, le attività e le iniziative del settore patrimoniale al fine di incrementare la redditività del patrimonio della Fondazione con lo scopo di generare degli utili che potranno essere investiti in scopi di assistenza verso gli anziani.
La settencentesca Villa Gattinoni è sede della Fondazione Ferrario
Nella villa si svolge la vita amministrativa dell’ente. Valorizzata nel suo aspetto monumentale con recenti lavori di restauro, connessa organicamente al nuovo edificio della Casa Albergo per anziani, il bel complesso è diventato un luogo di aggregazione di attività sociali, culturali e ricreative, per li anziani ospiti e per tutta la collettività.
Di notevole interesse artistico sono il grande salone di rappresentanza, la scala ad elica, lo scalone padronale e la cappella privata.
Dietro alla villa si estende un secolare parco, una parte del quale è in uso alla collettività. Rinnovata, liberata e restaurata agli inizi degli anni ’70, a cura della stessa Fondazione, valorizzata nel suo aspetto monumentale, la villa fa bella mostra di sé e rappresenta uno degli edifici caratteristici dal punto di vista storico, artistico e sociale del luogo.
La ricca e imponente costruzione del XVIII secolo, già dimora di campagna dei Milesi, si sviluppa su un lungo blocco lineare che si presenta accentuatamente più alto di un piano nella sua parte centrale.
La facciata settentrionale, con le sue originali decorazioni e riquadrature d’intonaco delle finestre, e due balconcini in ferro battuto, con il bel porticato a tre arcate su colonne binate, prospetta con eleganza e signorilità il giardino d’ingreso e la via Vittorio Emanuele.
Sul retro, dominato da una massiccia facciata, si estende il vasto e secolare parco. La villa fa ora parte del complesso della Casa Albergo per anziani, il cui edificio più moderno (1974-78), si affaccia sulla piazza della chiesa lungo via Garibaldi.
Il piano terra della villa, con il grande salone di rappresentanza e i numerosi locali dei due corpi d’ala, è destinato agli incontri degli ospiti della Casa Albergo con il pubblico esterno, agli svaghi (lettura, televisione, radio, e giochi) e alla riabilitazion e fisica (palestra fisioterapica).
Al primo piano si trovano gli uffici direzionali ed amministrativi dell’Ente. Vi sono ubicati: la sala consiglio, gli uffici di presidenza, della vicepresidenza, della segreteria, dell’economato, del personale della ragioneria e l’ufficio tecnico.
Il secondo piano è destinato ad archivio ed abitazione del custode.
I piani superiori della villa sono comodamente raggiungibili con un’ascensore, installato durante i lavori di restauro dell’ala sinistra nei pressi della singolare scala ad elica di servizio.
I luoghi interni di maggior interesse artistico ed archittettonico sono il grande salone di rappresentanza con affreschi, stucchi e tele del Settecento, la scala ad elica con mosaici di ciottoli, il grande salone padronale affrescato dal milanese Natale Penati ed infine la cappella privata al primo piano.